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SPAZIO ASTI 17 PRESENTA DESIGN DA INDOSSARE

22/10/2013

L’evento aperto al pubblico si svolge dal 25 al 27 ottobre 2013
Non solo un Temporary Fashion Store ….
Spazio Asti 17 – Via Privata Asti 17 - Milano
Ottobre 2013Design da Indossare apre le porte a pezzi unici, serie limitate, sperimentazioni artistiche nate dalle mani e dalla creatività di artigiane del made in Italy: l’evento, organizzato dalla location Spazio Asti 17, è alla sua seconda edizione e si conferma un appuntamento per
chi ama uno shopping “diverso dal solito”.Protagonisti a Design da Indossare sono le idee, i materiali, spesso provenienti dall'universo del re-cycling e dell’ecosostenibilità, e i manufatti che le designer presenti
all’evento espongono e raccontano con la passione che contraddistingue il loro lavoro.In esposizione e vendita, abbigliamento, bijoux, gioielli e accessori, collezioni di design e “sculture da indossare”: la cura dei dettagli, il lavoro di ricerca sui materiali, la lavorazione artigianale danno vita a pezzi unici e irripetibili. Le artiste di Design da Indossare hanno un approccio orientato allo slow fashion, amano creazioni a “misura umana”, seguono logiche di progettazione e ideazione, a volte anche estremamente sofisticate, ma sempre vicine
alla natura originale dei materiali. A Design da Indossare domenica 27 ottobre, dalle 11 alle 18, è tempo di Repechage con
Francesca Caltabiano!Il vecchio anello della zia, l’orecchino rotto della nonna, il cuoricino del battesimo … i
gioielli dimenticati nel cassetto rinascono a nuova vita. Istruzioni per l’uso: apri il cassetto, cerca nel portagioie i vecchi gioielli che non indossi più e che ti dispiace buttare; racchiudi tutto in un sacchettino, pensando alle persone care che te li hanno regalati e immagina un gioiello tutto nuovo e che si lascia indossare. Affida il tuo sacchettino a Francesca Caltabiano, gemmologa e creatrice di gioielli e bijoux, che – su appuntamento – saprà dare gratuitamente consigli per valorizzare e ricreare i vecchi
ricordi.
Espongono a Design da Indossare:* Atelier 49 di Antonella Marani. Abbigliamento total look, perfettamente strutturato fatto di
abiti simili a sculture realizzati con semplicità e sapienza sartoriale. * Bottega del Poncho, manufatti in lana che partono da radici classiche e si diramano in
una varietà di modelli e capi unici.* Caracol di Eleonora Battaggia, ornaMenti eco-contemporanei, presenta le nuove
collezioni “Connessioni” e “Eterea. * Dalaleo Ecobags&design, borse e accessori Made in Brazil realizzati a mano con
linguette delle lattine riciclate.* Eandare, linea gioielli di Lucilla Giovanninetti, presenta il progetto "Stone" che sviluppa le potenzialità del tessuto, piegato, cucito, dipinto e irrigidito con resine naturali.
* Gabriella Campanella: vasi, sculture e gioielli, pezzi unici realizzati in ceramica dipinta.
La materia è l'argilla rossa, bianca o nera che si veste di infiniti colori.
* Joy-Jo gioielli contemporanei. Trame sottili per gioie uniche.
* Laura Volpi Gioielli: presenta la nuova collezione "Immagini".
* Moku Favole Urbane: lo stile di Giulia Montagna è una miscela poetica di vintage, gusto e raffinatezza che dà vita a capi d’abbigliamento ricercatissimi nelle forme e nei materiali.
* NVK Design di Natasha Calandrino Van Kleef presenta gli abiti senza tempo della linea NVK Daydoll che ha ottenuto il marchio "No Effetto Serra" del protocollo di Kyoto.
* Paglia – Le sorelle Margherita, fashion designer, Francesca, architetto e Giulia, graphic designer creano collezioni di abbigliamento donna e accessori con scarti dalla produzione di tessuti di lusso.
* Paola Ferraro, presenta la nuova collezione di cinture, bijoux e complementi d’arredo decorati con resine, pietre semipreziose e perle.
* Rebirth Italy – Dall'amore per la natura e la tutela dell'ambiente, Rebirth Italy propone una linea di gioielli e di "sculture da indossare" rigorosamente made in Italy.
* RuberLab, brand eco-friendly 100% Made in Italy, sarà presente con la collezione a/i 2013-14 Rosewood Jam.
A Design da Indossare saranno presenti anche i seguenti artisti in mostra:
* Abiti scultura in carta Caterina Crepax
* Abiti scultura in plastica di Raffaella Riccio
* Quadri di Marco Teatro e Marillina Fortuna
* Adriana Lohman, lighting designer
* Ecodesign di 13 Ricrea
Programma Design da Indossare
* Inaugurazione venerdì 25 ottobre dalle ore 17 alle 22
Aperitivo offerto da Spazio Asti 17, a cura di Mens@Sana, la gastronomia naturale, e omaggio sampling di Cosmetici Emi Heater, soluzioni mirate e innovative per la cura del viso e del corpo, basate su alte concentrazioni di ingredienti attivi naturali.
* Sabato 26 ottobre dalle ore 10 alle 20 / Degustazioni Mens@Sana a partire da 5 euro.
* Domenica 27 ottobre dalle ore 11 alle 20: dalle 11 alle 18, su appuntamento, Repechage con Francesca Caltabiano. / Degustazioni Mens@Sana a partire da 5 euro.
Per ulteriori informazioni e appuntamento per il Repechage
Valentina Martin
Spazio Asti 17
02 436254
valentina.martin@spazioasti17.it
www.spazioasti17.it
Ufficio stampa
Cristina Guarnaschelli
c.guarnaschelli@gmail.com
348 7345348


ZAM, Milano

14/10/2013


Arte Spray in Italia

27/09/2013

"Teatro" e "Vandalo" al lavoro, presso il museo della scienza e della tecnica Leonardo da Vinci di Milano, 1995.

Immagine piccola: una tela a spray di Teatro, 1998.

 

 

Negli anni “90” il Writing,  più comunemente conosciuto come: l’arte dei “graffiti”, è all’apice della diffusione e popolarità a livello mondiale; pochi anni dopo inizierà una lenta trasformazione che darà origine all’attuale scena della “Street Art” contemporanea.

Tra il 1990 e il 2000 si moltiplicano le iniziative pubbliche in cui sono invitati i giovani artisti: istituzioni pubbliche, scuole, associazioni e “no profit” sono i principali promotori d’eventi, dato l’intrinseco valore sociale e socialitario contenuto nella pratica del writing.

Gli artisti più noti cominciano così a spostarsi continuamente da un evento all’altro, dove il lavoro è una “live performance” in cui si dipinge dal vivo, collettivamente e in presenza di pubblico.

Spesso accade che non ci siano muri disponibili o idonei allo svolgersi di manifestazioni di questo genere, per tanto si inizia ad adottare altri supporti temporanei come pannelli e tele.

Iniziano anche pressanti richieste di opere “trasportabili”  da parte di privati che desiderano avere un lavoro o semplicemente arredare un locale.

In questo periodo, i writer si lasciano raramente convincere, vista la natura stessa dei graffiti di essere legata ai muri ed ai treni. Molti addirittura si rifiutano categoricamente di eseguire lavori che non siano su questi supporti; luoghi “madre” dove il writing si è indiscutibilmente sviluppato ed evoluto.

Inoltre, spesso la superficie delle tele è troppo limitata per creare un graffito rigorosamente prodotto con bombolette spray, usate proprio per ottenere il massimo risultato su una grande superficie anche di decine di metri quadri.

Vista la caducità delle opere fatte all’aperto, generalmente è raro che durino oltre un anno, tutto il lavoro svolto di migliaia di writers è andato irrimediabilmente perduto.

Per tutti questi motivi, le opere lasciate su tela, sono piccole foto “istantanee” di un’epoca, rari testimoni sopravissuti di questa corrente frenetica e combattiva che ha tenuto testa allo “stato dell’arte” per quasi venti anni.

Artisti, che nella maggior parte dei casi non hanno mai voluto definirsi tali, denigrando gallerie e combattuto il “sistema dell’arte” in tutte le sue forme.

 

La maggior parte di queste testimonianze sono andate ulteriormente perdute; alcune sono conservate, o spesso “dimenticate”, negli uffici pubblici di molti comuni italiani, all’interno di scuole ed istituti d’ogni sorta, compresi alcuni penitenziari.

L’Unincamere Confcommercio di Milano, conserva nei suoi uffici, all’interno nello storico Palazzo Castiglioni, in Corso Venezia 47, una notevole e interessante collezione di “tele”, frutto di una delle manifestazioni pubbliche di writing eseguite nel 1998, rare testimonianze artistiche di questo passaggio storico.

 

Nel Comune di Milano, sono tuttora visibili al pubblico, solamente le opere eseguite nel 1995  all’interno del Museo della scienza e della Tecnica Leonardo Da Vinci, su una facciata del padiglione ferroviario. Per il resto sono irrimediabilmente scomparsi anche tutti i lavori svolti all’interno dei centri sociali cittadini, nonostante il tentativo, ormai tardivo di Vittorio Sgarbi nel 2006 di valorizzare quel che ne rimaneva.

 

MT.


Paesaggi rotabili

19/09/2013

Acrilici su tela, 150x120 cm.

quadri arte contemporanea